Salvezza e recupero di Villa Borghese
Da molti anni ormai Villa Borghese, uno dei parchi storici più belli al mondo, volge in condizioni di abbandono e degrado. Di giunta in giunta, l’amministrazione capitolina ha permesso che un giardino meraviglioso concepito da sapienti architetti e botanici, adorato dai romani e meta dei turisti, tutelato dall’UNESCO e SIC – Sito di Interesse Comunitario a causa della sua biodiversità rara, popolato da alberi e monumenti antichi, precipitasse nella più triste decadenza.
Cumuli di immondizie, prati distrutti, statue decapitate (le teste contrabbandate nei mercatini), vandalismi, alberi e animali decimati, potature selvagge, siepi sfasciate. E ancora, una latrina a cielo aperto, poiché la Villa di notte è lasciata aperta e incustodita e chiunque ormai la usa come gabinetto, a ogni ora.
Da ultimo, cresciuto a dismisura nel tempo l’orrendo villaggio sponsor del tradizionale Concorso Ippico di Piazza di Siena, il Comune di Roma ha preso l’abitudine di privatizzare Villa Borghese. Vale a dire, di affittarla illegittimamente a privati, per dannosi e assurdi eventi.
Solamente fra l’estate e l’autunno 2010, nella fragile cornice di quel gioiello architettonico che è Piazza di Siena, con i suoi magnifici e antichi pini dalle delicate radici, il Campidoglio ha autorizzato lo svolgimento del baraccone del Fifa Fan Fest in occasione dei Mondiali di Calcio; quindi di sei concerti consecutivi di Renato Zero (invano pregato da associazioni e molti cittadini di scegliere un luogo più adatto) e un raduno dei ragazzi dell’Azione Cattolica.
Ogni volta mezzi pesanti, gru, ferraglie, tubi, impalcature, cavi elettrici, altoparlanti che terrorizzano gli animali (e nella stagione delle nidiate allontanano per sempre le madri, uccidendo i piccoli), chiodi negli alberi, rami e tronchi spezzati.
Un abuso nei confronti di un patrimonio pubblico straordinario da tutelare e ricostituire.
Perciò, insieme ad altre associazioni, chiediamo al Comune di Roma dieci primi punti di intervento urgenti e fondamentali:
1) Nomina di un curatore responsabile di indiscussa competenza, affiancato da un esperto del verde e da uno zoologo-etologo di pari levatura.
2) Chiusura della Villa dopo il tramonto, con la garanzia di una vigilanza giorno e notte. Ripristino delle originali recinzioni e cancellate, poiché Villa Borghese va considerata e custodita nella sua interezza e integrità. Un’ attenzione particolare al Giardino del Lago, le cui anatre vanno protette e accudite.
3) Chiusura al traffico. Attivazione dei punti AZTL esistenti e mai messi in funzione: Porta Pinciana, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Piazzale Flaminio. Vigili fantasma, le auto circolano.
4) Rimozione immediata del parcheggio dei pullman turistici da viale Washington.
5) Urgente censimento e recupero dell’intero patrimonio arboreo del Parco.
6) Restauro integrale di Piazza di Siena: sia dell’architettura che del verde, distrutti dagli inopportuni eventi da non autorizzare mai più.
7) Realizzazione di un santuario nella Valle dei Platani a protezione dei secolari patriarchi verdi, pur mantenendola, come da destinazione originaria, area privilegiata per i cani in libertà (unica nel suo genere e straordinaria in tutta Roma).
8 ) Ripiantare dappertutto l’erba naturale, disattivando quanto resta dell’impianto di annaffiamento, dannoso per le caratteristiche della Villa.
9) Proibizione totale di eventi e altre inopportune manifestazioni, nella riaffermazione dell’inviolabilità della villa storica sancita dalle leggi di Stato, regionali e da convenzioni internazionali, che permettono all’interno del suo perimetro solo restauro, manutenzione e conservazione
10) Fornire Villa Borghese di bagni pubblici, allo scopo di impedire scempi e usanze indecorose sotto gli occhi di tutti.