Direttiva europea sulla sperimentazione animale: chiarezza all’Italia e non ci fermeremo
Approvata a settembre, il 9 novembre 2010 è entrata in vigore la direttiva europea 2010/63 sulla sperimentazione animale: una grave occasione mancata per compiere un passo avanti nella morale, nella conoscenza, nella tutela dei diritti degli animali e della salute delle persone.
Ponendo mano alla legislazione si aveva modo infatti di innovare sul serio, progredire, affermando attraverso una nuova normativa e nuovi divieti quanto ormai la scienza più illuminata ha dimostrato da tempo: i crudeli test sugli animali sono utili soprattutto alle industrie farmaceutiche e rappresentano troppo spesso gravi rischi per gli uomini, veri e finali destinatari degli esperimenti.
Da oggi, i ventisette paesi dell’Unione Europea hanno due anni di tempo per recepire la Direttiva.
Fra questi c’è naturalmente l’Italia, a cui chiediamo chiarezza e l’applicazione delle massime restrizioni, fra cui il mantenimento di quelle attualmente in vigore, nel recepimento dell’indicazione comunitaria.
Inoltre, dato l’immenso e condiviso sdegno recato dal provvedimento, ci si auspica di proseguire uniti nella direzione di una mozione civica congiunta in tutta Europa.