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Le tratte dal canile di Ischia: dalla battaglia al processo – di LUIGI GAETANI D’ARAGONA

 Il prossimo 19 dicembre avrà inizio, dopo oltre cinque anni dall’apertura dell’inchiesta, il processo ai gestori del Canile di Panza, sull’isola di Ischia, rinviati a giudizio dalla Procura di Napoli con l’imputazione di aver creato una solida e sufficientemente abbozzata associazione criminale a quanto appare finalizzata al commercio illecito di

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Focus

Natura e contronatura

7 marzo 2011


Può capitare di pensare che sterilizzare gli animali domestici, e anche i cani e i gatti accuditi in libertà, sia un gesto poco gentile e contro natura.
  Al contrario, al giorno d’oggi significa proteggerli, tutelarli da malattie e contenere il numero delle nascite, contribuendo a combattere il randagismo.
  In uno stato naturale, senza dubbio, cani e gatti, alla pari di ogni altro essere vivente, vivrebbero lietamente la propria condizione predestinata. Dobbiamo però immaginare spazi non completamente invasi e condizionati dall’uomo, una natura in grado di offrire territorio e cibo a volontà e giusto equilibrio fra predatori di ogni specie.
  Nella natura incontaminata, i cani e ancor prima i loro antenati lupi vivevano in branco, scorazzavano liberi e si accoppiavano a proprio piacimento. Non nell’unica sessione organizzata dal proprietario. Le colonie feline hanno organizzazione sociale diversa, ma identico è il concetto della totale indipendenza dalle nostre iniziative.
  Questo, in natura.
  Tali condizioni, purtroppo, da noi nella sostanza non esistono più.
  I nostri canili e rifugi oggi traboccano di animali, anche di razza. Il numero di abbandoni, in ogni stagione, è terribile. Abbiamo massicce e crudeli importazioni di cuccioli dai paesi dell’Est, allevati senza tener conto delle consanguineità, sottratti troppo presto alle madri, trasportati in condizioni orribili e venduti in molti negozi. Ma anche da noi si alleva troppo, grandi numeri nell’ufficialità in aggiunta a uno sterminato e incontrollato fai-da-te, che va dal superficiale desiderio di far fare i cuccioli al cane di casa a un vero e proprio mercato parallelo, spesso fonte di gravi sofferenze e maltrattamenti per gli animali.
  Sterilizzare il proprio cane o gatto vuol dire evitare di mettere al mondo altri animali ai quali non potremo garantire una sistemazione perfetta, dal momento che difficilmente li terremo tutti noi. E anche affidandoli in mani sicure, andremo a occupare posti che potrebbero essere destinati a altri soggetti bisognosi.
  Sterilizzare le femmine significa prevenire gravidanze isteriche, tumori all’utero o alla mammella. E anche la reclusione o l’infastidimento degli altri cani nei periodi del calore. Nei gatti, anche quelli che vivono per strada, i maschi eviteranno di andare in giro a combattere e accoppiarsi, risparmiandosi il contagio con malattie mortali diffusissime.
  Non possiamo certamente sostituirci alla natura, ma se assumiamo cura e responsabilità dei nostri animali possiamo usare una delle doti che meglio dovrebbero distinguerci: la ragionevolezza.




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Cartesio o René Descartes (1596-1650)
Cogito ergo sum
William Shakespeare (1564-1616)
E' una bella prigione, il mondo. (da Amleto)
Platone (427 a.C. -347 a.C.)
Per chi intraprende cose belle, è bello soffrire, qualsiasi cosa gli tocchi.